Quarto di San Pietro
Quarto amiternino, fa riferimento al quadrante nord-occidentale della città.
Corrisponde ad una zona che era tra le più popolose della città, dimora, fra le altre, di famiglie importanti come i Gaglioffi, i Camponeschi e i Pretatti. Il Quarto è attraversato, per tutta la sua lunghezza, da Via Roma, vero e proprio decumano dell’impianto urbano quattrocentesco cittadino, che culminava nella scomparsa Porta Romana (o Porta Barete).
All’interno del Quarto è l’imponente Chiesa di San Domenico, costruita su uno dei colli più alti della città, nel luogo in cui un tempo sorgeva il Palazzo Reale. Fu lo stesso re, Carlo II di Napoli, a donarlo ai frati domenicani ed a pratocinare la realizzazione della chiesa chiamando dalla Provenza maestranze francesi per l’occasione, come testimonia l’originale facciata laterale e relativo portale. Nel 1703, un violentissimo terremoto fece crollare il tetto della chiesa distruggendo l’interno e uccidendo seicento fedeli; successivamente l’interno venne ricostruita in stile settecentesco.
La chiesa capoquarto è, tuttavia, quella di San Pietro a Coppito, che sorge nell’omonima piazzetta, abbellita da un grazioso fontanile a pianta dodecagonale. Eretta nel XIII secolo, la chiesa è un classico esempio di romanico aquilano, con la facciata a coronameno orizzontale, il portale ricco di decorazione e sovrastato da una finestra circolare e l’adiacente torre campanaria. Più volte danneggiata, nel corso della sua storia, da terremoti e ricostruita, è stata violentemente sfregiata dal terremoto del 2009. ( Fonte Wikipedia)
Quarto di Santa Maria Paganica
Quarto forconese, fa riferimento al quadrante nord-orientale della città.
L’unico Quarto a non avere sbocchi su Piazza Duomo, sede della Cattedrale e dell’Arcidiocesi, ospita curiosamente al suo interno Piazza Palazzo, sede municipale e simbolo del potere politico, oltre a molte delle architetture più importanti della città. La sua porzione di cinta muraria vanta ben cinque porte: da ovest, in senso orario, troviamo Porta Branconia, Porta Paganica (oggi distrutta), Porta Castello, Porta Leoni e Porta Bazzano.
La chiesa capoquarto, Santa Maria Paganica, sorge sul punto più elevato della città e presenta un impianto settecentesco dovuto alla ricostruzione avvenuta dopo il terremoto del 1703. Un altro violento terremoto nel 2009 ha provocato il crollo dell’abside e dell’intera copertura. I dintorni di Santa Maria Paganica sono tra le zone meglio conservate della città e conservano numerosi gioielli medievali tra cui la Chiesa di San Silvestro, Palazzo Ardinghelli, Palazzo Antinori, Palazzo Colantoni e la Casa di Buccio di Ranallo.
Nel 1534 una consistente parte del Quarto venne completamente distrutta per far posto al Forte spagnolo. L’imponente costruzione, voluta dagli spagnoli come rappresaglia per la rivolta aquilana a favore dei francesi avvenuta sette anni prima, si presenta a pianta quadrangolare con ai quattro angoli massicci bastioni, ciascuno in direzione dei quattro punti cardinali, ed è interamente circondata da un fossato. Nelle vicinanze sorge inoltre la Basilica di San Bernardino, costruita nel XV secolo per custodire le spoglie del santo, dalla splendida facciata rinascimentale ad opera di Nicola Filotesio e dall’interno fastosamente barocco dovuto al restauro avvenuto in seguito al terremoto del 1703. (Fonte Wikipedia)
Quarto di Santa Giusta (o di San Giorgio)
Quarto forconese, fa riferimento al quadrante sud-orientale della città.
Comprende alcune tra le aree più caratteristiche della città tra cui è doveroso ricordare Costa Masciarelli, grazioso vicolo medievale che si sviluppa sul costolone più ripido del centro storico, da Piazza Duomo a Porta Bazzano. Longitudinalmente è invece attraversato da Corso Federico II, cardo dell’impianto urbano quattrocentesco cittadino che si sviluppa da Piazza Duomo a Porta Napoli.
In posizione pressoché baricentrica all’interno del Quarto, nell’omonima piazza, sorge la chiesa capoquarto di Santa Giusta, inizialmente intitolata a San Giorgio da cui il nome dell’intero quartiere. La chiesa, eretta nel trecento, presenta una suggestiva facciata a conci levigati con coronamento orizzontale, portale romanico e maestoso rosone ricco di decorazioni floreali e umane. Adiacente al portale si staglia un curioso abbeveratoio.
Il Quarto è tra i più ricchi di palazzi storici; si citano ad esempio Palazzo Bonomo-Ximenes, Palazzo Dragonetti e, soprattutto, Palazzo Centi che sorge frontalmente alla chiesa capoquarto ed è caratterizzato da una facciata tripartita e da un’imponente balconata che sovrasta il portale monumentale. La parte meridionale del Quarto è, infine, ad alta densità di verde ed ospita alcuni parchi cittadini oltre che la Villa Comunale. Fuori le mura è, invece, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, probabilmente il più importante monumento della città sia dal punto di vista artistico, che sociale, che storico. (Fonte Wikipedia)
Quarto di San Marciano (o di San Giovanni)
Quarto amiternino, fa riferimento al quadrante sud-occidentale della città.
Al suo interno sorge Borgo Rivera, luogo originario della fondazione e l’unico dei castelli originari ad essere parte integrante della città. Il piccolo borgo, che si sviluppa lungo il costolone che va dal Colle San Giovanni a Porta Rivera, alla destra del fiume Aterno, conserva intatto il suo sapore medievale ed ospita la monumentale fontana delle 99 cannelle, simbolico e misterioso omaggio alla nascita dell’Aquila. Questa zona era precedentemente chiamata Acculi, o Acculae, per l’abbondanza delle acque e probabilmente diede il nome all’intera città.
Il Quarto comprende poi i dintorni occidentali di Piazza Duomo, in cui è anche la trecentesca chiesa capoquarto di San Marciano che ha sostituito la distrutta chiesa di San Giovanni di Lucoli, da cui il nome del quartiere, e che si adagia in una caratteristica piazza triangolare con annesso fontanile, come da tradizione. Nella zona sono, inoltre, le Cancelle, curiosi portali in pietra di origine rinascimentale a scopo commerciale formati da due aperture, una ad arco e rialzata per la vendita e una di fianco più stretta e alta, chiamata erroneamente Porta del Morto, per l’ingresso nelle abitazioni; un tempo poste direttamente su Piazza Duomo, le Cancelle vennero nel Novecento smontate e ricostruite poco dietro.
La parte più occidentale del Quarto è l’unica intra moenia a non aver subito un importante sviluppo urbanistico a scopo residenziale ed oggi ospita la stazione Centrale, alcuni insediamenti industriali e commerciali ed il polo direzionale del Tribunale di Giustizia.(Fonte Wikipedia)